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La classe Terza I (3I) ha immaginato un mondo migliore e ha vinto!

La Terza I della Quintino Di Vona vince il concorso “Quella volta che… il  Razzismo non esisteva?”: giovani voci per un’Italia inclusiva.

La classe Terza I dell’Istituto Quintino Di Vona è la vincitrice del concorso scolastico “Quella volta che… il Razzismo non esisteva?”, promosso da Razzismo è una Brutta Storia in collaborazione con Prima Effe e Feltrinelli per la scuola. (Link per approfondire)

Un’iniziativa che ha coinvolto scuole di tutta Italia, invitando gli studenti a immaginare – e raccontare – un mondo in cui il razzismo non trova spazio. Non un’utopia, ma una realtà possibile, vissuta e descritta attraverso gli occhi di una generazione cresciuta nella pluralità.

Il progetto della Terza I si è distinto per originalità, profondità e autenticità, proponendo una narrazione in cui l’inclusione non è un’eccezione ma la normalità quotidiana. Un racconto collettivo che ha saputo trasformare un tema urgente in un messaggio potente e accessibile.

Un plauso speciale va alla professoressa Sarah Macchiarella, guida e ispirazione della classe, il cui supporto è stato fondamentale per questa vittoria.

Guarda il video per rivivere le emozioni e scoprire come i giovani stanno contribuendo, concretamente, alla costruzione di una società più equa.

I VINCITORI

G. Adel
M. Amadei
A. Argentieri
C. Boccia
M. Dalu
J. da Castro
A. De Luca
B. Dessi
L. Figurelli
R. Kassar
A. Methiasge
R. Pezzotta
J. Voci
J. Yongkol
H. Zahra

 

 

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Sempre i ragazzi della la Terza I (in seconda) ha vinto anche: La Quintino di Vona tra i vincitori della XIV edizione del premio Sarti Strada di Emergency!

 

Articolo 3 della Costituzione Italiana

Art 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.